Invito a non dimenticare
Liliana Chini Artusi

(Gabriele Lucchini: 2014-09-01; 2014-10-13: 4; 2016-11-14: 5; 2017-01-24: NB0)

NB0 - È consultabile >>> g260w06.htm.

.1a   Il 26 agosto 2014 ho ricevuto il seguente messaggio
      da Samuele Antonini, segretario dell'AIRDM:
      Cari colleghi,
      vi devo purtroppo informare che i primi di agosto
      è mancata a Parma la professoressa Liliana Chini Artusi,
      che tanto ha operato nell'ambito della Didattica della Matematica,
      soprattutto negli anni Sessanta e Settanta.
      Liliana Artusi Chini è stata tra i soci fondatori
      del Centro Morin (27-28 dicembre 1969)
      e ha sempre collaborato con il Centro
      anche in forza della lunga e fraterna amicizia
      con il professor Roberto Sitia.
      L'ultimo suo intervento risale al numero di gennaio [2006]
      "In ricordo di Frederique Papy-Lenger".
      Cari saluti
      Samuele Antonini

.1b   Con "Google" ho trovato in internet
      altri ricordi in occasione della morte e altre notizie,
      ma non un quadro sistematico,
      che suppongo verrà fatto nell'ambito del Centro Morin.
.1c   Significative informazioni su libri
      si trovano nell'OPAC SBN
      e nel catalogo della Biblioteca del Centro Morin.
.1d   Su articoli in internet
      ho trovato soltanto indicazioni del Centro Morin.
.2   Mi è gradito ricordare che,
      anche se non abbiamo avuto molte occasioni di incontro,
      tra noi c'era una cordiale amicizia
      maturata in uno schietto confronto di criteri e valutazioni.
.3   Riporto una citazione, che ho messo nelle mie pagine internet
      molti anni fa (il file è datato 1999-03-29),
      e che ho poi riportato nel libro presentato in >>> g230.htm,
      e che è tratta da un suo intervento al
      "Convegno sull'indirizzo didattico della laurea in matematica"
      (Sestri Levante, 1975),
      come riportato negli Atti nel Supplemento al NUMI,
      agosto-settembre 1975, pag. 88.
      Vorrei fare alcune riflessioni su quello che potremmo chiamare
      "il ciclo educativo in Italia".
      Nella scuola elementare gli alunni sono istruiti da "ottimi" maestri;
      quando gli stessi ragazzi entrano nella scuola media
      trovano degli "ottimi" insegnanti
      che dicono che gli alunni non hanno imparato niente
      nella scuola elementare;
      quando questi infine, dopo essere
      passati attraverso la scuola superiore
      in cui altri "ottimi" docenti affermano che
      i loro discenti non hanno appreso nulla dagli insegnamenti precedenti,
      arrivano finalmente all'università,
      qui si imbattono in "ottimi" professori
      che sostengono che gli studenti non hanno imparato nulla
      nella scuola superiore.
      Il ciclo si chiude con la scuola superiore
      che produce gli "ottimi" maestri
      e l'universita` che produce gli "ottimi" docenti
      della scuola media e della scuola superiore.
[...]
.4   L'insegnamento della matematica e delle scienze integrate
      ha pubblicato nel numero di ottobre 2014 (pp. 394-397)
      una fotografia e "Ciao, Liliana!" di Paola Vighi.
.5   Sono consultabili:
      >>> g382a.doc - Trento,
      >>> g382b.doc - Atti ISCA.