2.4.9 - A - `Presentazione' di FRANCESCO SEVERI a "Che cos'e` la matematica?" (cfr. 2.4.10 - C) "Opera eccellente che dovrebbe trovarsi sul tavolo di ogni studioso, qualora si tendesse a restituire alla matematica il posto che ebbe per duemila anni nel patrimonio intellettuale delle persone colte: il che, come osservano gli autori, e` auspicabile sotto tanti aspetti. E` un libro di elevata divulgazione, ma nel quale persino gli aspetti specialistici possono trovare prospettive, scorci, idee di notevole interesse. Le conoscenze presupposte sono quelle del nostro insegnamento liceale. Tuttavia l'opera non puo` leggersi come saggio di scienza piu` o meno romanzata o agghindata all'Algarotti. Essa richiede una certa maturita` e qualche sforzo di pensiero per la penetrazione dei concetti fondamentali. Personalmente sono entusiasta dell'apporto che questo libro da` alla campagna che vado conducendo contro il soverchio e pericoloso astrattismo della matematica contemporanea. L'analisi critica dei fondamenti e dei concetti e` stata ed e` preziosa, ma essa non deve farci trascurare l'attivita` creatrice, che deve procedere con fare piu` libero. Applaudo percio` vivamente quando leggo che "la tendenza odierna per la generalita` rappresenta soltanto un lato della questione, poiche' la vitalita` della matematica dipende decisamente dalla fisionomia individuale dei problemi e dei metodi"." NB1 - Algarotti indica, presumibilmente, FRANCESCO ALGAROTTI, del quale nel "Dizionario Enciclopedico Italiana" (Treccani) si legge: "Letterato (Venezia 1712 - Pisa 174) [...] bene rappresenta quella vastita` di interessi, quella prontezza ad assimilare le piu` vive conquiste del pensiero, soprattutto l'ansia di divulgazione educativa che caratterizzano la civilta` illuministica. [...]" NB2 - Alcune delle affermazioni di F. SEVERI possono essere proficuamente collegate a quelle di G. H. HARDY riportate in A.25 di 344C - TXT.