3.4.15.A - Sui laboratori didattici 1. L'attivazione dei Corsi di laurea in scienze della formazione primaria e l'annunciato "inizio diffuso" nell'a.a. 1999-2000 dei corsi di formazione per il conseguimento dell'abilitazione allinsegnamento secondario (cfr., in particolare, DM MPI 460/1998 nelle `news' del novembre 1998 nel sito `web' del MPI) riprongono all'attenzione i LABORATORI DIDATTICI, innanzitutto cone attivita` per i futuri insegnanti. 2. Pare, pero`, opportuno pensare ai latoratori didattici anche come servizio di documentazione, di informazione e di proposta per i docenti in servizio, sulla strada ipotizzata, anni fa, per i "laboratori di distretto". 3. Tra le inziative di quei tempi segnalo: a) relazioni (in particolare di G. Lucchini e C. Sitia) al Terzo Convegno UMI-CIIM sull'Insegnamento della Matematica (Bologna, aprile 1977), in Supplemento al Notiziario della Unione Matematica Italiana, agosto-settembre 1979; b) "Materiali e strumenti per l'insegnamento della Matematica" Supplemento al Notiziario della Unione Matematica Italiana, aprile 1979; c) "Formazione permanente degli insegnanti di matematica: Progetto per una biblioteca distrettuale. Bibliografia e schede", Supplemento al Notiziario della Unione Matematica Italiana. luglio 1979. 4. Tra le iniziative successive segnalo, soltanto, il progetto "Tecnologie e innovazioni didattiche" del Consiglio Nazionale delle Ricerche e, in particolare, gli "Atti del Convegno del Progetto Strategico" (Lucca, 3-4 luglio 1987). 5. Paiono auspicabili iniziative centrali (MPI, MURST, UMI - cfr. 3.4.15), anche per evitare sprechi e per raccogliere contributi. 6. Pare, anche, opportuno pensare a sezioni dei laboratori per insegnanti in servizio, per insegnanti in preparazione, per studenti.