g2262.txt da g226.htm (Gabriele Lucchini, 2007-11-05) - 24 ottobre 2007 "Mattutino" di Gianfranco Ravasi INSEGNARE C'e` un duplice vantaggio nell'insegnare perche', mentre si insegna, si impara. Insegnare e` imparare due volte. Ho anch'io insegnato per anni; anzi, lo stesso fare conferenze e` una forma di impartire lezioni e, per questo, condivido il succo delle due frasi sopra citate. Esse provengono da due autori distanti secoli tra loro: la prima e` tratta dalle Lettere a Lucilio di Seneca, il famoso filosofo latino del I sec. a.C.; la seconda, invece, e` desunta dai Pensieri di un autore francese molto meno noto, Joseph Joubert (1754-1824). La coincidenza tematica e` evidente: quando si insegna, si impara, non solo perche' si e` costretti a chiarire a noi stessi quello che affermiamo, ma anche perche' spesso si procede ulteriormente, assieme al discepolo, nella conoscenza. Si e` detto che all'inizio si insegna quello che si sa, mentre, giunti alla maturita` piena dell'intelligenza, si insegna cio` che non si sa e questo significa ricercare assieme all'alunno la verita`. Certo e` che tutte le cose che si sono insegnate con serieta` sono rimaste in noi in modo piu` incisivo rispetto a quelle che si sono solo studiate o apprese. Ha, quindi, ragione Joubert: insegnando s'impara due volte. Purtroppo si deve riconoscere che ai nostri giorni s'insegna sempre meno: i genitori sono esitanti nel consigliare e ammonire i loro figli; la scuola si affida a programmi semplificati; i docenti sono non di rado demotivati e si riducono a stanchi ripetitori; la stessa catechesi ecclesiale e` in crisi. Cristo quando saluta i suoi apostoli dice loro: "Andate e ammaestrate ...". Dovremmo, in tutti i campi, con semplicita` e umilta` ritornare a insegnare e a imparare.