l-sitia3.txt da l-sitia0.htm (Gabriele Lucchini, 2013-03-28) Dal NOTIZIARO DELLA UNIONE MATEMATICA ITALIANA - giugno 2002 RICORDO DI FRATEL ROBERTO Fratel Roberto Sitia, fondatore ed animatore del Centro Ricerche Didattiche Ugo Morin dal 1969, fondatore ed animatore della rivista del Centro, ci ha lasciato definitivamente alle ore 11,30 del 22 maggio. Alla fine di gennaio era stato colpito da ictus che gli aveva paralizzato la parte sinistra. Il suo grande cruccio, in questi ultimi mesi, era di non poter piu` lavorare come aveva fatto fino all'ultimo, approntando il Bollettino Bibliografico N. 36, di non poter piu` attendere alla biblioteca del Centro, biblioteca che aveva sempre curato con amore di padre attento ad aggiornarla con libri recenti e in diverse lingue che egli parlava con scioltezza (inglese, francese, tedesco). Fratel Roberto, cui ero legato da amicizia profonda e da una frequentazione trentennale di lavoro, era un uomo di fede seria, matura, che non sempre appariva all'esterno. Proprio questa fede ha determinato le caratteristiche fondamentali del suo impegno di educatore degli alunni delle scuole dei Fratelli delle Scuole Cristiane e del suo impegno di formatore dei docenti di matematica. Nell'editoriale del primo numero della rivista, che allora si chiamava "L'insegnamento della matematica", scriveva del "servizio, sia pur consapevolmente umile" che si proponeva di rendere ai Soci del Centro ed alla scuola italiana, e di "testimonianza di una presenza: la "nostra" presenza nel mondo della scuola in un momento tanto critico, delicato e importante qual e` quello che stiamo attraversando". Qui vorrei aggiungere altre caratteristiche che mi hanno sempre colpito: la sua generosita`, la sua disponibilita` totale, il suo coraggio nell'intraprendere iniziative (i corsi di aggiornamento domenicale, la biblioteca), la sua capacita` di leggere i segni dei tempi (probabilita`, statistica e informatica nella scuola quando ancora nessuno ne parlava). Ora Roberto potra` riposare e godere la felicit` che si e` meritata con il suo costante e disinteressato lavoro quotidiano. Lo ricorderemo sempre e lui, da lassu`, si ricordera` di noi e ci aiutera` nel nostro impegno di continuare la sua opera. (Mario Ferrari)