2   Su scuola e formazione della persona
(4 ottobre 2001)

2.1   Su problemi legati all'idea di uomo e all'idea di società
2.2   Su scuola e formazione
2.3   Alcune segnalazioni



2.1.1   Le considerazioni sulla Matematica previste per il Congresso
richiedono, secondo me, che si tengano presenti indicazioni
sulla formazione della persona, in generale,
e sulla scuola, in particolare.

2.1.2   A volte, questa esigenza viene taciuta (o, forse, ignorata),
con il rischio (o la scelta) di nascondere i problemi fondamentali,
che, per me, sono quelli dell'idea di uomo e dell'idea di società.

2.1.3   È ben noto ed ovvio,
che di uomo e di società ci sono idee diverse,
ma è tragicamente evidente che queste diversità
possono avere conseguenze devastanti.

2.1.4   Ovviamente, non è questa la sede, né io ho i titoli,
per trattare di "massimi sistemi",
ma l'invito alla consapevolezza, alla riflessione, all'onestà intellettuale
appare lecito e opportuno, e anche "matematizzabile":
come insegnano le riflessioni critiche sui fondamenti della Matematica,
è molto costruttivo esplicitare gli "assiomi" e le "regole di inferenza",
che determinano le nostre scelte, spesso senza la nostra consapevolezza.


2.2.1   È auspicabile che nella nuova normativa
vengano date indicazioni chiare sui rapporti tra scuola e formazione della persona
in relazione all'idea di uomo e all'idea di società,
sia per esplicitare le "nuove" basi comuni nella Repubblica Italiana,
sia per avere riferimenti per le riflessioni sulla Matematica
(per quanto è di dichiarato interesse per il Congresso),
sia per essere consapevoli di quanto può essere sviluppato
a livello di scelte personali o di gruppo,
nei margini dati dall'autonomia scolastica
e dai diritti umani, ancor prima che costituzionali.

2.2.2   Mi pare che negli   Indirizzi per l'attuazione del curriculo
(28 febbraio 2001, ormai "decaduti")
ci sia (o fosse, visto il "superamento") un esempio particolarmente chiaro
laddove si legge (all'inizio di "La matematica nelle finalità delle discipline"):
          "L'educazione matematica contribuisce
          alla formazione culturale del cittadino.":
se si sceglie "cittadino", i collegamenti sono alla Costituzione,
se si sceglie "persona", occorre precisare le scelte
secondo le quali si arricchiscono le indicazioni costituzionali.

2.2.3   E anche a questo facevo riferimento in 1.4.4.

2.2.4   Il problema riguarda anche la Matematica, nel senso che verrà indicato in 3.1.

2.2.5   A chi fosse interessato ad alcune mie considerazioni segnalo
Matematica e insegnanti della formazione primaria - prima parte.


2.3.1   Indipendentemente dall'idea di uomo e di società,
che si vuole mettere in gioco,
e tenendo presente, almeno come traccia, quanto inserito nel testo unico e nei programmi,
pare necessario che vengano dichiarate le posizioni sulle questioni fondamentali.

2.3.2   Senza intenzioni di completezza, segnalo:
--- il ruolo della scuola nella formazione,
      anche rispetto ad altri ambienti formativi;
--- l'importanza della funzione docente, come è presentata nell'art. 395 del testo unico;
      con le implicazioni su stato giuridico e formazione specifica
      (con i necessari chiarimenti su eventuali cambiamenti nelle classi concorsuali
      e sull'accesso all'insegnamento per chi conseguirà una laurea triennale,
      come considerato in 4.2.2,
      oltre che sulle richieste di profilo professionale (o "mappa delle competenze")
      per gli eventuali livelli scolastici, che verranno stabiliti
      (scuole dell'obbligo, superiori, formazione professionale?);
--- la necessità di rivalutare l'immagine sociale della scuola
      svilita, anche, per polemiche sviluppate, talvolta,
      con scarso senso di responsabilità sociale;
--- gli ordinamenti, in particolare per durata
      (della scuola, dell'obbligo scolastico, dell'obbligo formativo)
      e per possibilità di scelta o di integrazione
      (da parte di singole scuole o degli utenti);
--- il quadro di strutturazione del sapere;
--- l'equilibrio tra le discipline e i relativi programmi
      con un programma coordinato (possibilmente con alternative)
      in particolare per le scuole dell'obbligo scolastico;
--- l'impostazione pedagogico-didattica
      con precisazione di finalità e obiettivi
      e dei rapporti tra sapere, formazione e cultura,
      in relazione alla situazione sociale
      e, in particolare, ai cambiamenti portati
      dalla crescente diffusione di innovazioni tecnologiche
      e dalla multietnicità;
--- ruolo e caratteristiche delle sperimentazioni;
--- valore legale di titoli di studio o di certificazione di competenze
      per la loro spendibilità effettiva sul mercato del lavoro;
--- implicazioni sociali degli ordinamenti e della strutturazione degli studi;
--- posizione sui materiali didattici (libri di testo, rete, ...)
      e sull'adeguamento (metodologico e di dotazioni) alle innovazioni tecnologiche;
--- servizi informativi, oltre che per insegnanti (cfr. 5), per genitori e per alunni.

2.3.3   Come spunti di riflessione segnalo la possibilità di considerare:
--- una strutturazione in semestri scolatici invece che in annualità,
      anche in relazione all'eventuale riconoscimento
      di frequenza della scuola materna (o dell'infanzia)
      e a eventuali "riduzioni" di durata, per "onda anomala" o altre ragioni;
--- un museo della scuola;
--- un codice deontologico (complementare all'esistente "codice di comportamento";
--- servizi centrali e servizi sul territorio adeguati alle esigenze;
--- un manuale dell'insegnante;
--- la separazione tra responsabilità di progettazione, organizzazione, gestione, controllo;
--- un nuovo testo unico, completo, della normativa;
--- un servizio di risposte (in particolare, culturali) agli insegnanti;
--- un ufficio per la raccolta di idee e premi per idee;
--- un CD-ROM con la pronuncia corretta.

2.3.3   Chiaramente, ci sono decisioni che sono "politiche"
(e non facili, anche, per quanto accennato in 2.1.3),
ma pare auspicabile che si abbiano tempestivamente i necessari riferimenti
per approfondimenti e sviluppi relativi alle singole discipline,
sia in relazione ai lavori delle Commissioni ufficiali,
sia indipendentemente da questi.


NB - Sono graditi suggerimenti, osservazioni, approfondimemti.